Come mai imparare a respirare da bambini aiuta a respirare da grandi?
L’asma è una malattia “tenace”. Molti tra coloro che ne hanno sofferto da bambini, potrebbero vederla ricomparire da adulti. La migliore possibilità di diminuire questo rischio risiede nell’”imparare a respirare”, vale a dire nel seguire un programma di riabilitazione respiratoria per raggiungere volumi polmonari adeguati alla fine della crescita del polmone (attorno ai 18 anni), che consentano poi di vivere e invecchiare bene. È stato dimostrato che ricevere cure fisioterapiche e riabilitative personalizzate può favorisce il raggiungimento di questo obiettivo.
L’esercizio fisico di tipo aerobico durante il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza contribuisce, infatti, ad aumentare i volumi polmonari durante l’età giovanile e rallenta il declino della funzione polmonare durante l’età adulta.
Perché la montagna è l’ambiente ideale per la riabilitazione?
In pianura, lo sforzo necessario per svolgere i carichi di lavoro richiesti da un programma di allenamento che sia in grado di raggiungere obiettivi soddisfacenti è spesso eccessivo per chi soffre d’asma. In montagna, invece, i carichi di lavoro sono più facilmente tollerati, perché è proprio a media altitudine che aumentano i flussi bronco-polmonari e diminuiscono le resistenze bronchiali.
In montagna, infatti, ad altitudini intermedie come a Misurina, la riduzione della densità dell’aria permette una diminuzione delle resistenze delle vie aeree, aumenta i volumi polmonari e allevia il lavoro respiratorio. Inoltre, inquinanti e allergeni sono molto ridotti o assenti.
Si può fare esercizio fisico con l'asma?
Le persone con asma e i loro familiari temono, a volte, che l’attività fisica possa scatenare una crisi. Al contrario, se svolto sotto controllo medico, l’allenamento fisico aerobico può costituire una vera e propria terapia aggiuntiva nel trattamento dell’asma, perché migliora la forma fisica, la qualità della vita correlata alla salute e i sintomi dell’asma, e riduce il consumo di corticosteroidi.
La maggior parte dei giovani asmatici è addirittura in grado di allenarsi senza restrizioni, e perfino di competere ad alto livello. I successi di molti atleti con asma dimostrano che non ci sono limiti per la pratica sportiva. Occorre soltanto mantenere una buona aderenza alle terapie, in grado di controllare meglio l’asma da sforzo, e scegliere lo sport da praticare in base alla gravità dell’asma, ma anche alle esigenze del bambino e della famiglia.
Che cos’è il Metodo Misurina?
Il progetto assistenziale dell’Istituto “Pio XII” di Misurina ha l’obiettivo di implementare programmi di riabilitazione respiratoria in grado di ridurre nel bimbo asmatico le riacutizzazioni e la necessità di farmaci.È l’altura che fa la differenza, grazie alla diminuzione dalla pressione atmosferica e un minor tasso di umidità, determinano una riduzione della densità dell’aria, la diminuzione delle resistenze e un aumento dei volumi respiratori.Il tutto in un ambiente praticamente privo di allergeni sia stagionali sia perenni, come i pollini e l’acaro della polvere, ma anche di inquinanti ambientali diversi.
Queste caratteristiche contribuiscono a ridurre l’infiammazione bronchiale e l’iperreattività delle vie aeree.Presso il “Pio XII”, i programmi di cura e riabilitazione sono decisi e realizzati sotto monitoraggio clinico-strumentale e fisioterapico continuo. Il piano di trattamento e l’assistenza sono condivisi con il Medico curante del piccolo paziente o con il Centro specialistico di riferimento.
Le proposte del “Pio XII”: “Care” e “Campus” for Breathing
1) Follow-up terapeutico;
2) Piano terapeutico e cura.
Entrambi i percorsi di ricovero consistono in una o due settimane, per bambini e adolescenti con disturbi del respiro, soli o accompagnati dai genitori. L’offerta “Care for Breathing” è riservata a bambini e adolescenti con diagnosi di malattia o già in cura presso l’Istituto.
“Campus for Breathing”: brevi soggiorni a pagamento, tenuti dal personale medico e paramedico dell’Istituto “Pio XII”, per consentire ai bambini con asma e alle loro famiglie di:
• apprendere tecniche di riabilitazione respiratoria;
• migliorare il modo in cui gestiscono la malattie e assumono le terapie prescritte;
• usufruire di una valutazione fisioterapica respiratoria specifica;
• valutare l’intervento educazionale sui genitori e i vari aspetti legati alla terapia dell’asma.
Come avviene la presa in carico del bambino a Misurina?
La presa in carico globale di ogni bambino a Misurina consiste in attività diagnostico-terapeutiche e soprattutto nella definizione di un programma riabilitativo, reso possibile dal lavoro di équipe delle diverse figure professionali specializzate: medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, educatori.
È questo un approccio unico nel suo genere, sviluppato negli anni e che permette di ottenere una visione d’insieme del piccolo paziente, in grado di ridurre i disagi ed anche i costi che derivano da una gestione dispersa, per garantire invece un percorso personalizzato, disegnato “su misura” per ciascun bambino, con lo scopo preciso di utilizzare un programma terapeutico personalizzato che permette di ridurre nel tempo l’uso dei farmaci necessari ed un miglior controllo dei sintomi.
Il “Pio XII” è convenzionato con il Servizio Sanitario?
Essendo uno dei tre Centri in Europa che si può occupare di riabilitazione respiratoria a media altezza come sono le quote fra i 1.600 e i 1.900 metri di altezza, l’Istituto “Pio XII” usufruisce di un budget apposito della Regione Veneto finalizzato alla Cura e Riabilitazione dell’Asma, sulla base di una serie di criteri di appropriatezza rispetto alla gravità del quadro clinico con cui vengono selezionati i pazienti bisognosi di riabilitazione respiratoria.
Che cosa occorre per accedere a Misurina?
Per accedere alle prestazioni ambulatoriali e ai ricoveri:
• per i bambini residenti in Veneto: per le prestazioni ambulatoriali è sufficiente la richiesta da parte del Pediatra; per i ricoveri è necessaria l’approvazione da parte del Pediatra e del Distretto Sanitario della ASL di competenza
• per i bambini residenti nelle altre regioni la richiesta di prestazioni ambulatoriali e/o ricovero del Pediatra deve prima essere autorizzata dal Distretto Sanitario della ASL di appartenenza. In questi casi, nessun onere o pagamento rispetto ai ricoveri a Misurina grava sull’Ente che invia il paziente.
• per tutti i bambini, è comunque sempre possibile accedere privatamente alle prestazioni (ambulatoriali e di ricovero).
Perché a volte è difficile ottenere l’autorizzazione al ricovero?
Diverse famiglie di bambini e adolescenti con asma lamentano che i Distretti sanitari sono a volte restii a concedere la necessaria autorizzazione al ricovero a Misurina, con diverse obiezioni spesso non sono fondate.
L’Istituto “Pio XII” è scambiato erroneamente da alcuni per una casa-vacanze o una colonia estiva/invernale. Non è così.
• Il “Pio XII” non è una casa-vacanze. L’Istituto usufruisce di una convenzione e di un budget appositi della Regione Veneto, finalizzati alla cura e riabilitazione dell’asma e di altre malattie respiratorie croniche, sulla base di una serie di criteri di appropriatezza concordati con il Servizio Sanitario attraverso la Regione Veneto, e che sono legati alla gravità del quadro clinico che richiede un programma di riabilitazione respiratoria.
• La presa in carico del bambino e le prestazioni erogate rispondono un approccio certificato dal Sistema Qualità UNI EN ISO 9001-Bureau Veritas.
Alcuni sostengono che lo stesso trattamento può essere eseguito ovunque. Non è così.
• Per i piccoli pazienti, poter ricevere adeguate cure fisioterapiche e riabilitative è la migliore possibilità di poter migliorare la propria funzionalità respiratoria ed aumentare i volumi polmonari alla fine dell’età dello sviluppo.
• Ma solo a media altitudine, con la bassa densità dell’aria e l’assenza di allergeni è possibile migliorare davvero la capacità di esercizio e il controllo dell’asma e consentire a bambini e adolescenti di mantenere nel tempo i benefici.
• L’Istituto “Pio XII” è uno dei soli tre Centri in tutta Europa, e l’unico in Italia, che si può occupare di riabilitazione respiratoria a media altezza. E la sua collocazione specifica ha una valenza terapeutica per sé.
Altre volte il rifiuto viene motivato con necessità di risparmio. Anche questa obiezione non è fondata.
• Per i pazienti di Regioni diverse dal Veneto, nessun onere o pagamento rispetto ai ricoveri a Misurina grava sull’Ente che invia il paziente.
• Inoltre, il soggiorno in alta quota in un centro specializzato come il “Pio XII”, anche per brevi periodi, si traduce in un quantificabile risparmio di spesa per la Sanità, perché riduce in misura notevole l’incidenza dei ricoveri d’emergenza e consente nel tempo una drastica riduzione dei farmaci necessari.
• L’Istituto “PIO XII” non trae alcun profitto dal proprio bilancio.